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Seggiolini anti abbandono: sanzioni posticipate al 1° marzo 2020

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A chi serve questo tipo di seggiolino?

Chi utilizza veicoli immatricolati in Italia o immatricolati all’estero, ma condotti da residenti in Italia, deve munirsi di questi dispositivi anti-abbandono per il trasporto di bambini di età inferiore a 4 anni.

Quali requisiti devono avere questi dispositivi?

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I dispositivi devono essere integrati nel seggiolino oppure possono essere acquistati separatamente.

Non necessitano di omologazione, ma devono essere accompagnati dalla dichiarazione di conformità fornita dal produttore (autocertificazione).

Prima di acquistare il dispositivo é fondamentale accertare la presenza di questa dichiarazione, soprattutto se l’acquisto viene fatto in internet e al di fuori dell’Unione Europea.

Questi dispositivi devono attivarsi automaticamente e avvertire con l’ausilio di un segnale.

Nel caso in cui il bambino venga abbandonato, essi devono emettere segnali acustici e ottici oppure acustici e aptici, percepibili internamente come anche esternamente al veicolo.

È possibile collegarsi anche tramite il cellulare.

A novembre 2019, alcuni esperti hanno espresso i loro dubbi riguardo agli apparecchi attualmente reperibili e al loro funzionamento nel rispetto dei requisiti di legge.

Nonostante ciò, i prodotti sono già esauriti in quasi tutti i negozi.

Quando scatteranno le sanzioni?

A luglio 2019 il Ministero dell’Interno aveva provveduto a sospendere le sanzioni per mancanza delle norme di applicazione tecnica.

L’obbligo dei dispositivi è entrato in vigore il 7 novembre scorso e la sospensione delle sanzioni é stata revocata.

A partire da tale data esiste quindi la possibilità di essere sanzionati.

Si deve però tener conto del fatto che il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti sta lavorando ad una moratoria, in base alla quale l’avvio delle sanzioni verrà posticipato al 1 marzo 2020.

A quanto ammontano le sanzioni?

Si va dagli 83€ ai 333€ (con riduzione ai 58-100 € se il pagamento avviene entro 5 giorni) con la decurtazione di 5 punti dalla patente, e in caso di recidiva nel biennio, la sospensione della patente da 15 giorni fino a 2 mesi.

Le informazioni riportate qui sopra sono aggiornate al 18 novembre 2019.

Sul sito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti è possibile trovare tutte le informazioni attuali a riguardo.

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