Politica
Stf e lo strapotere dei secessionisti in giunta, Urzì: “Accordi per la grazia agli ex terroristi con appoggio Svp”

“Qualche giorno fa la giunta provinciale si è attivata presso il governo per sollecitarlo a creare le condizioni per concedere la grazia agli stragisti della banda detta dei ‘Quattro bravi ragazzi della Valle Aurina’, autori di omicidi efferati, vittime uomini in divisa, negli anni Sessanta.
E così mentre nel resto d’Italia si festeggia per la riconsegna alle patrie galere di un assassino come il comunista Cesare Battisti, in Alto Adige si trama per celebrare la grazia per i secessionisti che seminarono di bombe la provincia ed uccisero uomini innocenti“.
Il consigliere Urzì commenta così l’iniziativa della rinnovata richiesta al governo di concessione della grazia per gli ex terroristi altoatesini da parte dell’esecutivo provinciale.
L’ammissione è avvenuta lo scorso giovedì in aula dal braccio politico del secessionismo altoatesino, il movimento Suedtiroler Freiheit che attraverso Myriam Atz Tammerle e Sven Knoll hanno richiesto di rinviare la trattazione di un loro documento che avrebbe voluto fare approvare la volontà maggioritaria del Consiglio a favore della grazia: “Il Presidente della Provincia Kompatscher ci ha chiesto di rinviare il voto perché sono in corso contatti con il governo per risolvere diplomaticamente la questione, e noi acconsentiamo”, hanno riferito all’aula.
“Ho ritenuto di richiedere perentoriamente in aula informazioni da parte del Presidente Kompatscher con chi siano attivi questi contatti, quali autorità a livello nazionale siano state coinvolte nella richiesta paradossale di concessione della grazia per stragisti che non hanno mai espresso pentimento e che hanno trascorso tutta la loro vita riparando all’estero fra Austria e Germania. Ma non ho avuto soddisfazione, nessuna risposta mi è stata fornita“, ha affermato perplesso Urzì.
Ma rimane questa ombra circa l’impegno attivo del governo provinciale Svp/Lega su un fronte delicatissimo che guarda a quella stagione con sentimenti diversi: c’è chi come L’Alto Adige nel Cuore/Fdi chiede che i colpevoli che mai hanno scontato un solo giorno di galera almeno rimangano a tutti gli effetti criminali latitanti, chi invece addirittura (come giovedì in aula) li definisce “combattenti per la libertà”.
“Una vergogna senza fine, soprattutto il ruolo sotterraneo svolto, dalle parole di Stf questa mattina (ndr giovedì) in Consiglio provinciale, dal governo italiano che starebbe favorendo su sollecitazione della giunta altoatesina Svp/Lega la conclusione di questa vicenda attraverso una grazia che cancellerebbe in modo indolore per gli assassini una vicenda invece dolorosa sia in termini materiali che di vite umane perdute: la stagione delle bombe secessioniste in Alto Adige“, conclude Urzì.
Forse grazie al cambio di governo (l’appoggio romano e governativo del Pd alle istanze sudtirolesi è noto da tempo immemore) o forse anche grazie alle recenti richieste da parte del governo austriaco (si legga “Per la serenità dei tre anziani”: Platter chiede la grazia per gli ex terroristi sudtirolesi), il ritorno alla carica degli esponenti di parte dell’estrema destra tedesca sudtirolese sembra oggi ancora più ricco di rinnovate speranze.
A settembre 2019 fu proprio il governatore del Tirolo Guenther Platter a ricordare a Roma per l’ennesima volta negli ultimi anni la possibilità di abbuonare definitivamente le condanne per Siegfried Steger, Sepp Forer e Heinrich Oberleiter, che vivono ad oggi tra la Germania e l’Austria.
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