Politica
All’Austria non frega nulla dell’Alto Adige, Puglisi Ghizzi: “Kompatscher&Co comprendano con chi hanno a che fare”
“Vi ricordate la Liga Veneta di fine anni ‘80? faceva una campagna elettorale con lo slogan “Vota el Leon che magna el Teron” lasciando chiaramente intendere come considerava i meridionali dell’epoca. Ecco, io ho sempre pensato, e non a torto vedo, come gli Austriaci doc vedano i loro “fratelli” Sudtirolesi: proprio come allora la Liga i meridionali. E sempre con maggiore difficoltà cerco di capire il perché questi ultimi rincorrano la “Heimat austriaca” come il paradiso in terra.
La rincorrono i cosiddetti “separatisti” – Klotz, Knoll e compagnia – a ruota la rincorre la SVP e tutta la sua nomenclatura che, per paura di perdere consensi alla propria destra, ne cerca in continuo l’avvallo e la rincorrono molti concittadini di lingua tedesca, nostalgici, forse, dell’impero austroungarico che, non avendolo vissuto, non possono ricordare la reale condizione del Tirolo del Sud.
E dove porta tutta questa corsa alla Heimat austriaca? A “prenderla nei denti” ogni qualvolta l’Austria ed i suoi governi non abbiano un ben chè minimo ritorno economico – raramente politico – che giustifichi un loro appoggio all’Alto Adige.
In tutti gli altri casi per l’Austria, l’Alto Adige non è altro che Italia da trattare ne piu ne meno come la stessa, cercando il piu delle volte di affossarla come sta dimostrando in questo periodo di emergenza a livello mondiale.
Oggi per Kurtz ed il suo governo Italia (e l’Alto Adige) sono il paese di pulcinella che non ha diritto a nessun aiuto vero dall’Europa, che vive come una cicala, infestato dal Coronavirus e sicuramente non una meta turistica per il “popolo eletto austriaco”.
Pertanto, e concludo, mi rivolgo – con la pochissima speranza di esser compreso – a Kompatscher ed al suo entourage perché capiscano finalmente che l’Austria non è questa mamma pronta ad accogliere l’Alto Adige ma una matrigna che non ne vuole sapere se non per interesse.
Le mie speranze nella comprensione di questo semplice concetto da parte dell’Arno governatore sono però al lumicino… Arno non hai capito che gli scaldacollo erano utili solo a chi li ha venduti, non hai capito che Oberrauch non è Babbo Natale né per le attrezzature cinesi né per la ricca locazione del suo immobile in via Carducci a Bolzano, non hai capito che la sanità ed il sociale non devono essere usati come bacino di consenso affidandoli con un mero calcolo delle preferenze, non hai capito, anzi forse lo hai capito fin troppo bene, che anche i “fratelli sudtirolesi, specialmente i colleghi politici” sono tali e quali a quella parte di politici degenerati italiani dai quali cerchi di prendere le distanze. Regalaci “na gioia”, almeno comprendi con chi abbiamo a che fare in Austria e Germania“.
Il contributo per La Voce di Bolzano è del consigliere comunale di CasaPound Maurizio Puglisi Ghizzi.
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