Era Vanessa Ballan la 27enne incinta, uccisa sulla porta di casa

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Vanessa Ballan, 27 anni, in attesa del suo secondo bambino, è stata brutalmente aggredita e uccisa sulla soglia della sua casa, sotto gli occhi di un destino crudele e in presenza del marito sconvolto.

La scena del delitto, un quadro raccapricciante, si è svelata a Spineda di Riese Pio X, un idilliaco comune trevigiano, dove il corpo senza vita di Vanessa è stato scoperto in un bagno di sangue. Un vicino, testimone involontario dell’orrore, ha lanciato l’allarme che ha risuonato come un grido di disperazione attraverso le strade silenziose del paese.

I soccorritori, accorsi sul luogo della tragedia, non hanno potuto fare altro che constatare la morte prematura della donna. Il marito, Nicola Scapinello, paralizzato dal dolore, ha fornito ai carabinieri di Treviso, in uno stato di shock profondo, elementi fondamentali per la caccia all’assassino.

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Si scava nell’oscura vita dell’uomo sospettato, un residente di Altivole, un volto noto, un demone mascherato da conoscente, per il quale Vanessa aveva ingenuamente aperto la porta di casa. Il mistero si infittisce nel sapere che l’arma del delitto rimane introvabile, un indizio mancante in questo puzzle macabro.

Il contesto familiare, un figlio di 4 anni il cui destino in quel momento tragico è ignoto, e una vita serena a Riese, ora infranta per sempre, gettano ombre ancora più scure su questa vicenda agghiacciante.

Nicola, trasferitosi a Riese da Castelfranco Veneto insieme a Vanessa, deve ora affrontare l’impensabile. La sua compagna, una donna lavoratrice e madre, strappata via dal mondo in un attimo di follia pura. Gli sforzi disperati per rianimarla, vani di fronte all’ineluttabile fine.

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Il dolore di una comunità, l’orrore di una famiglia distrutta, la rabbia di una società che chiede risposte. La ricerca di un assassino è in corso, ma la domanda rimane: Quando finirà questa spirale di violenza?

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