Europee, lo disse Urzì: “Chi vota Forza Italia mantiene la Svp a Bruxelles. Indecente”

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“Voti Forza Italia? Eleggi Dorfmann della Svp. Un inganno verso gli elettori dell’intero nord est che non può essere taciuto“.

Queste erano le parole pronunciate lo scorso venerdì dal consigliere provinciale di l’Alto Adige nel cuore Alessandro Urzì. Profetico certo, ma nemmeno troppo, dato che a ben guardare la dinamica delle alleanze la realtà dell’insolita rete politica è presto analizzata.

“L’accordo è lo stesso che l’opportunismo sfacciato della Volkspartei cinque anni fa la legò al PD. Una regola della legge elettorale che garantisce anche con pochi voti un eletto a Bruxelles per un candidato della Svp se un partito nazionale gli concede il collegamento e la cessione di un suo eletto. Questa volta questo partito è Forza Italia“, ha detto Urzì.

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Stamane (27 maggio) i dati delle votazioni confermano: Forza Italia ha raggiunto l’8,77% e Dorfmann è stato eletto con più di 140mila voti (per il seggio gliene bastavano tuttavia solamente 50mila).

Continuava nella nota il consigliere: “La proposta che Forza Italia propone ai propri elettori di Bolzano, Trento, Bologna, Trieste e dell’intero nord est tanto più in Alto Adige ha la necessità di essere denunciata: dare l’appalto della rappresentanza italiana ad un deputato Svp che sarà uomo della Merkel, è indecente.

In Alto Adige si profila un unico Centrodestra, quello che non fa i patti del Nazzareno con il PD, non vende l’anima alla Svp, non si annacqua con i Cinquestelle: è Fratelli d’Italia.

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L’appello in Alto Adige non poteva essere che concentrato sul dovere di dare voce in Europa alla nostra comunità senza darla in appalto a nessuno, tantomeno alla Svp“.

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