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Alto Adige

Troppi migranti, sindaci contro la redistribuzione: “Città sull’orlo del tracollo”. La risposta del Viminale

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E’ un chiaro scontro quello tra Viminale e sindaci in tema migranti. Scontro che va avanti  da giorni, contro la gestione dell’accoglienza si sono schierati alcuni amministratori locali che contestano la strategia sul territori.

È stata consegnata ufficialmente al presidente della Commissione Affari costituzionali della Camera, Giuseppe Brescia, il documento intitolato “Le proposte della Rete dei Sindaci Recovery Sud” in continuo aggiornamento per la massiccia adesione.

A quanto pare, fonti del ministero dell’Interno replicano e definiscono “surreale” la polemica sollevata dai primi cittadini aggiungendo che “la mancata adozione dello stato di emergenza” da parte delle 4 regioni a guida centrosinistra, ha ritardato alcuni interventi sul territorio.

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Le amministrazioni locali non potranno garantire il rispetto delle condizioni stabilite per legge, e la responsabilità è dello Stato centrale. Non ci sono gli hub di primissima accoglienza, non ci sono le risorse per la mediazione culturale“: dicono.

E poi “I costi del personale sono altissimi, a carico del comune; poi per Sai c’è copertura del governo, per gli adulti c’è copertura molto bassa, per extra Sai, non dentro percorsi strutturati, c’è copertura extra Sai, il resto mette il comune, per i Cas 6 euro che sono insufficienti.

A Padova a criticare la linea del Viminale è stata però in particolare l’Anci,  soprattutto per quanto riguarda i minori non accompagnati e gli altri trenta migranti in arrivo saranno accolti temporaneamente in una palestra, a Bergamo. Non solo, c’è Cremona così come a Milano, dove i sindaci lamentano strutture al collasso, difficoltà a trovare i posti, soprattutto per i minori non accompagnati (12,188 quelli sbarcati finora nel 2023, il numero è in crescita, già pari a quello di due anni fa) e far fronte così alle chiamate delle prefetture che chiedono ai primi cittadini una mano in questa fase di emergenza. Dal Viminale ricordano però che proprio sulla questione minori “è fondamentale la legge Zampa”, che “è stata voluta dal Pd”

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