Benessere e Salute
Buon compleanno psicologia: la professione compie oggi 30 anni
La professione di psicologo celebra oggi i tre decenni di vita. E’ stata infatti istituita il 18 febbraio 1989, con la promulgazione della legge 56, fortemente voluta da quanti in quegli anni avvertivano la necessità di regolare questa attività.
Ed è proprio di questi giorni la notizia della scomparsa di Adriano Ossicini, promotore tra il 1970 e il 1989 della legge istitutiva dell’Ordine degli psicologi, per l’appunto la 56, che porta il suo nome.
Psicologo e psichiatra, per lunghi anni parlamentare e vice presidente del Senato, Ossicini presiedette anche la Commissione Igiene e Sanità alla Camera dei Deputati e portò avanti un lavoro decennale molto complesso che ci ha consegnato una professione finalmente tutelata.
Professione psicologo dunque: da dove viene e dove va?
La professione di psicologo è una attività intellettuale regolamentata in Italia da 30 anni. Con essa si stabilisce che una formazione universitaria, il conseguente titolo accademico, un tirocinio professionalizzante e il superamento dell’Esame di Stato sono prerequisiti necessari per l’esercizio del mestiere di Psicologo nel nostro paese.
Quella dello psicologo è quindi un’occupazione relativamente giovane ma in linea con i bisogni e le esigenze di una società complessa e attraversata da grandi cambiamenti sociali, economici e culturali qual è quella attuale.
Da decenni infatti la domanda di psicologia in Italia permane in significativa e costante crescita (Indagine di mercato sulla psicologia professionale in Italia ENPAP), testimone indiretta dell’esistenza di nuovi modi di comunicare, di relazionarsi, di chiedere aiuto di fronte a difficoltà che anni or sono la nostra società nemmeno conosceva.
Viviamo infatti una società globalizzata, veloce, contraddittoria, che per molti aspetti obbliga gli individui a significative e ripetute modificazioni della propria organizzazione di vita, di fronte alle quali i valori e le istituzioni tradizionali non sempre riescono a dare risposte solide e rassicuranti.
Una società che ha bisogno di specialisti, e quindi di psicologi, in grado non solo di affrontare il malessere clinico ma anche di promuovere il benessere, la creatività, l’adattamento, l’entusiasmo e la collaborazione delle persone nei loro diversi contesti di vita.
Aiutare in maniera professionale ed equilibrata le persone ad affrontare i problemi di ogni giorno, interfacciarsi e collaborare con altre professioni di matrice non psicologica, utilizzare al meglio le nuove tecnologie che tanto stanno influenzando relazioni e vissuti delle nuove generazioni, declinare in maniera umana e sensibile le scoperte delle neuroscienze, accompagnare mutamenti sociali e culturali sono solo alcune delle sfide che lo psicologo, moderno professionista del benessere, deve e dovrà affrontare ogni giorno sempre più.
Il ruolo dello psicologo nella società pare quindi destinato ad un futuro in costante crescita ed evoluzione, rispondendo ai bisogni di un ambiente sociale che diventa sempre più complesso, alle prese con una realtà che si fa viepiù virtuale e con sfide che provengono dall’ecologia, dalle migrazioni, da nuove dipendenze e da ataviche solitudini, dalla ridefinizione dei ruoli di genere, dalla costruzione di rapporti sentimentali e familiari, senza dimenticare le novità che giungono da un mondo del lavoro che si fa più competitivo e denso di tecnici specializzati di cui bisognerà comunque curare l’ambito relazionale e di sviluppo del potenziale umano.
Pare quindi necessario per lo psicologo 2.0 munirsi di coraggio e voglia di scoprire e far crescere nuove possibilità di intervento, sfruttando la potenziale valenza polifunzionale della psicologia, incontrando gli aspetti di infelicità e incertezza della popolazione, aprendo nuovi potenziali percorsi di crescita con lo scopo di rendere la vita quotidiana più ricca e gratificante.
Ricerche di mercato condotte in tal senso paiono individuare alcune modalità di costruzione dell’offerta e della proposta di servizi psicologici in linea con i bisogni della popolazione, lasciando consigliare interventi facilmente accessibili, limitati nel tempo, forniti anche tramite l’ausilio delle nuove tecnologie ed in partnership con altri professionisti che permettano di fornire servizi integrati utili a salvaguardare il benessere dei singoli e della collettività.
Il contributo per La Voce di Bolzano è del Dr Michele Piccolin, psicologo, perfezionato in psicologia e neuropsicologia forense, Perito e Consulente Tecnico per la Procura della Repubblica, per il Giudice di Pace e per il Tribunale Civile e Penale di Bolzano e Trento. Consigliere Ordine degli Psicologi della Provincia di Bolzano, Esperto del gruppo Alienazione parentale.it
Sotto, Adriano Ossicini, promotore della legge istitutiva dell’Ordine degli Psicologi.
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