Italia ed estero
La morte annunciata di Vanessa Ballan: le inadeguatezze istituzionali e le domande che restano
Un grido d’allarme ignorato, un sistema che ha fallito nel proteggere una delle sue più vulnerabili cittadine. Vanessa Ballan, una commessa di 26 anni, madre e in attesa del suo secondo figlio, è stata brutalmente assassinata in casa propria da un uomo che aveva già mostrato il suo volto più oscuro, quando aveva minacciato di porre fine alla sua vita.
Una Denuncia Trascurata
Vanessa aveva già denunciato il suo ex amante, Bujar Fandaj, un corriere di 41 anni, dopo aver subito ricatti e minacce di morte. L’uomo, con il quale aveva avuto una relazione clandestina, le aveva promesso ritorsioni per la loro rottura, incluso il diffondere video intimi per costringerla a tornare sui suoi passi. Eppure, nonostante la denuncia dello scorso ottobre, Fandaj è rimasto in libertà, libero di orchestrare il suo piano omicida.
Il Silenzio delle Autorità
Le domande si susseguono: perché non è stato fatto abbastanza per assicurare che Fandaj non potesse nuocere? Quali misure di prevenzione sono state adottate a seguito della denuncia di Vanessa? I fatti ci portano a interrogare le lacune di un sistema che dovrebbe proteggere le vittime di violenza domestica e stalking.
Una Tragedia Prevedibile?
Il terribile epilogo si è consumato in una mattina come tante altre. Vanessa, sola in casa, è stata sorpresa dall’uomo che avrebbe dovuto essere tenuto a distanza da lei. La tranquillità della loro villetta di via Fornasette si è trasformata in un teatro di violenza inaudita.
Fandaj ha pianificato ogni dettaglio, incluso il posteggiare il suo furgoncino di lavoro a distanza per non destare sospetti. Ha sfondato una porta finestra con la violenza di chi sa di non avere ostacoli davanti, e poi ha aspettato. Vanessa, cercando di capire l’origine del frastuono, si è trovata faccia a faccia con il suo peggior incubo.
La giovane donna ha lottato per la sua vita, come dimostrano le ferite di difesa sulle sue mani. Ma Fandaj, armato di coltello e guidato da un’intenzione omicida, non le ha lasciato scampo. Sette coltellate che hanno posto fine non solo alla sua vita, ma anche a quella del bambino che portava in grembo.
Il ritrovamento del corpo, da parte del compagno Nicola Scapinello, piastrellista di 28 anni, è stato il tragico epilogo di una storia d’amore trasformata in incubo. Il suo rientro a casa per la pausa pranzo si è trasformato in un momento che segnerà per sempre la sua vita e quella del figlio di Vanessa, che per poco non è stato testimone della scena del crimine.
Il sistema che avrebbe dovuto prevenire tale tragedia ora si trova a inseguire le conseguenze del suo fallimento. Fandaj è stato arrestato senza opporre resistenza, ma questo non attenua la gravità del fatto che fosse stato lasciato libero di agire nonostante le evidenti minacce.
Mentre Riese Pio X piange la perdita di Vanessa e si interroga sulle misure di sicurezza esistenti, il nostro articolo chiama in causa le responsabilità delle autorità. È tempo di chiedere conto di un sistema che sembra aver voltato le spalle a chi aveva più bisogno di protezione, e di assicurare che nessun altro debba subire il destino di Vanessa Ballan.
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