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Società

Vive prigioniera del compagno violento a Don Bosco, CPI: “Intervenga la Procura”

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Un incubo. Questo è ciò che sta vivendo una ragazza residente nel quartiere bolzanino Don Bosco e a nulla, purtoppo, sono servite le denunce che la donna ha presentato contro il suo ex compagno.

Costretta a vivere chiusa in una stanza per paura di incrociare il suo coinquilino.

Già, perché nonostante la casa popolare sia intestata alla signora, l’uomo ha lì il domicilio e, senza un intervento di un giudice o della Procura, sembrerebbe pressoché impossibile togliere l’abitazione in assenza di una nuova sistemazione.

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Come detto in precedenza, numerosi sono stati gli episodi di violenza da parte di lui e diversi sono anche i referti medici che lo testimoniano.

Della faccenda si sta occupando il consigliere circoscrizionale di CasaPound Michael Sini, sempre attento alle problematiche sociali nel quartiere.

É una situazione allucinante – commenta Sini – La signora da anni sta vivendo un incubo. Ha subito la rottura di due timpani e tanto altro e, nonostante le denunce esposte, l’unica cosa che le è stata offerta dalle istituzioni è stato un alloggio protetto che la signora ha rifiutato.

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Ho visionato – aggiunge il consigliere di Cpi – audio e video Whatsapp raccapriccianti e se la procura non interverrà con un allontanamento del soggetto in tempi brevi, la situazione rischia di precipitare. Da parte nostra avrà tutto il supporto possibile e, ci auguriamo, un intervento deciso e repentino da parte degli organi preposti, anche perché altrimenti interverremo noi” conclude la nota.

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