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Politica

Corso Libertà allagato, Bonazza: “Insensate le modifiche al manto stradale. Ve lo avevamo detto”

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Nella serata di ieri (30 luglio) poco dopo le 21 un forte temporale si è abbattuto su Bolzano causando diversi disagi. Il maltempo ha infatti provocato allagamenti, divelto coperture e portato alla caduta di elementi dagli edifici. Il forte vento ha inoltre causato la rottura di parecchi rami che cadendo hanno bloccato diverse strade (Bomba d’acqua e grandine su Bolzano: allagamenti dal centro alla zona industriale).

Particolarmente colpita è risultata la zona compresa tra via Resia e via Palermo, area dove si è verificato anche un breve black out causato da un fulmine. Completamente allagata anche l’area dei portici di Corso della Libertà, dove alcuni passanti si sono ritrovati a dover camminare senza le scarpe per attraversare la via.

Una questione già ampiamente dibattuta in consiglio comunale quella del progetto che ha visto la modifica dell’assetto urbano in quella zona da parte della giunta Caramaschi. Sulla questione interviene anche Andrea Bonazza, che più volte in sede di consiglio si è battuto per la non realizzazione di un piano che in caso di maltempo sarebbe stato foriero di danni e disagi per i cittadini.

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Denuncia il consigliere della tartaruga frecciata tramite il suo blog andreabonazza.info: “Ciò che avevo largamente annunciato ben 2 anni fa, con il primo temporale di questa sera (ieri per chi legge ndr) si è inevitabilmente avverato allagando i portici di corso della Libertà.

Ricordo molto bene quando, criticando il nuovo progetto, in commissione Lavori Pubblici ripresi l’assessore Lorenzini dei Verdi, il vicesindaco Walcher della SVP e i tecnici comunali per l’enorme caxxata di eliminare i marciapiedi dal corso, livellando il manto stradale con i portici.

Ricordai ai tecnici che tale strada, in discesa da piazza della Vittoria a piazza Mazzini, venne fatta negli anni venti con metodo romano chiamato “a dorso di mulo”, ovvero con la parte centrale della strada più alta rispetto ai lati, in modo da scaricare l’acqua nelle canalette e nella rete fognaria. La stessa utilità di un tetto con la grondaia.

Invitai quindi i tecnici a mantenere il marciapiede, ad aumentare i tombini e a creare granitici canali di scolo, calcolando anche la depressione stradale all’altezza dell’incrocio con via Virgilio e via Longon, dove ad ogni bomba d’acqua si crea una gigantesca pozzanghera d’acqua piovana.

Misi in guardia la giunta sulla portata dei rischi che delle piogge sostenute avrebbero portato per i locali commerciali della via e per le cantine delle abitazioni, quest’ultime così profonde da essere utilizzate come rifugi dai bombardamenti angloamericani nella seconda guerra mondiale.

Mi è testimone il verbale e il presidente della commissione Lavori Pubblici Alberto Sigismondi. Dall’alto delle loro cattedre d’oro non mi ascoltarono e continuarono a glorificare un costoso progetto che “fa acqua da tutte le parti”. Adesso ne pagheranno le conseguenze.

Invito ufficialmente commercianti e residenti a sporgere denuncia contro il Comune di Bolzano e la sua giunta!“.

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