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Bolzano

Festa della Donna, storia di una data: se ne parla online il 9 marzo con il Centro per la Pace di Bolzano

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L’8 Marzo ricorre la Giornata Internazionale della Donna; un giorno per riflettere sulle conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne e per ricordare le discriminazioni di cui ancora oggi sono vittime.

Quest’anno, il Centro per la Pace di Bolzano ha organizzato una conferenza per ricostruire le vicende che portarono all’istituzione di questa ricorrenzaRicorrenza che in Italia si celebra dal 1922, ma che nasce negli Stati Uniti nel 1909, per iniziativa del partito socialista americano. L’appuntamento è per martedì 9 Marzo, ore 18, in diretta Facebook sulla pagina del Centro per la Pace https://www.facebook.com/peacebz (evento in lingua italiana, in collaborazione con Cooltour, progetto de La strada – der Weg).

Nel corso del dialogo con Bruna Bianchi, già docente di Storia delle donne e Storia del pensiero politico e sociale contemporaneo all’Università Ca’ Foscari di Venezia,  si parlerà del contesto storico di quegli anni, dei movimenti femministi che hanno contribuito per l’istituzione di questa festa.

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Infine, durante l’evento ci si soffermerà su alcuni eventi storici fortemente legati all’8 Marzo, come il tragico incendio della fabbrica tessile Triangle del 25 Marzo 1911, in cui morirono 146 persone, per la maggior parte giovani immigrate italiane ed ebree.

Nonostante l’incendio non abbia portato all’istituzione della Giornata della Donna, come erroneamente riportato da alcune fonti, esso rimane un incidente industriale simbolo emblematico delle condizioni di lavoro inumane e delle ingiustizie di cui erano vittime le donne all’epoca, una tragedia che non si può dimenticare.

Bruna Bianchi ha insegnato Storia delle donne e Storia del pensiero politico e sociale contemporaneo all’Università Ca’ Foscari di Venezia. Studiosa della Grande Guerra, ed in particolare dell’esperienza bellica di soldati e ufficiali, si è occupata del pensiero pacifista e della deportazione della popolazione civile nel corso delle due guerre mondiali. Fa parte della rivista telematica “DEP. Deportate, esuli, profughe”.

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