Alto Adige
Nuova ordinanza: la legge provinciale ha la precedenza. Riapertura palestre possibile dal 25 maggio
Il presidente della Provincia Arno Kompatscher ha firmato oggi l’ordinanza numero 26 che da un lato recepisce quanto stabilito dal “Decreto 18 maggio” del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, dall’altro apporta integrazioni e precisazioni a quanto stabilito dalla legge provinciale 4/20 dell’8 maggio scorso.
Vale il principio che in Alto Adige viene applicata la normativa provinciale. Dal 18 maggio, anche se abbiamo anticipato la fase 2, la regolamentazione locale prevale su quella statale. L’invito del governatore è sempre quello di guardare prima alla legge provinciale e successivamente, in mancanza di indicazioni a livello locale, si può fare riferimento a quanto ordinato a livello governativo.
L’ordinanza conferma le precedenti regolamentazioni sul distanziamento sociale che prevede il mantenimento dei due metri o l’uso della mascherina se ci si avvicina a meno di due metri. In locali chiusi è sempre obbligatorio l’uso della mascherina.
Per determinate attività, come quella di parrucchieri, estetiste, di chi lavora in attività di ristorazione e bar così come chi lavora in microstrutture per l’infanzia l’obbligo di uso è quello di mascherine ffp2 anche se ‘cercheremo, date le rimostranze delle categorie, cercheremo di far adottare in futuro dispositivi di protezione meno invasivi“, ha detto.
Per ciò che riguarda l’entrata in Italia da Paesi esteri non si è fatto altro che recepire la direttiva nazionale: chi entra per motivi di lavoro e di studio o per motivi di salute non deve più sottoporsi a quarantena. Stesso principio vale per chi esce e poi rientra in territorio italiano anche per lunghi periodi.
Dal 3 giugno in poi qualsiasi spostamento all’interno dei Paesi UE verso l’Italia sarà libero. E’ possibile per ora spostarsi all’interno della regione senza obbligo di autocertificazione e sempre dal 3 giugno sarà possibile uscire dai confini regionali senza limitazioni.
I lavoratori stagionali che provengono da paesi non Ue torna l’obbligo di quarantena ma possono iniziare da subito l’attività lavorativa se durante il periodo necessario rimangono isolati.
L’attività sportiva all’aperto svolta in gruppi è possibile con il distanziamento sociale e la presenza di un istruttore che deve vigilare sul pericolo di assembramento. Le gare e le competizioni sportive dovranno aspettare ma un eventuale via libera dipenderà dal regolamento delle singole Federazioni e da quanto deciso a livello nazionale.
Le attività sportive indoor (palestre) saranno permesse con le relative riaperture dal 25 maggio. Per le manifestazioni, spettacoli pubblici, manifestazioni cinematografiche e teatrali non c’è ancora una data certa ‘ma si sta lavorando alle relative regole‘ ha detto il governatore.
Piscine e lidi
Anche qui vale la regolamentazione provinciale che rendono legali e sicure le aperture. Valgono sempre le distanze interpersonali di due metri a meno che non si faccia parte dello stesso nucleo familiare (oppure mascherina se si sta a meno di due metri).
Quando si nuota o si pratica sport all’aperto all’interno della strutture dei lidi la distanza è di tre metri. Non risulta chiaro se e come si possano utilizzare i servizi igienici. Spogliatoi e docce al momento rimangono chiusi.
Il governatore infine ha messo in guardia da comportamenti che possano causare una seconda ondata: “Ci arrivano immagini e notizie di cittadine e cittadini, specialmente giovani, che si incontrano, abbracciano e baciano, fanno feste e si comportano come se non ci fosse un domani“.
(e.c.)
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